Alimentazione anticancro

dom 13 gen 2013
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Studi scientifici a livelli internazionali dimostrano che una corretta e sana alimentazione è fondamentale per la prevenzione dei tumori.

 Secondo l’American Institute for Cancer Research (AICR), oltre il30% dei tumori è direttamente riconducibile all’alimentazione, sia per l’eccessiva quantità di cibo assunta, sia per la scarsa qualità degli alimenti. Questo comporta il generarsi di uno stato infiammatorio sul nostro organismo ( soprattutto dato dall‘eccesso di grassi, carboidrati, alcool), la formazione di radicali liberi (che in quantità eccessiva sono i veri distruttori delle nostre cellule) e di sostanze tossiche

Nell' alimentazione antitumorale è indispensabile imparare a scegliere gli alimenti che ci fanno bene ed eliminare invece quelli dannosi. Dobbiamo saper associare correttamente le pietanze all’interno di ogni pasto in modo da potenziare i meccanismi che contrastano l’insorgenza dei tumori e migliorare le capacità metaboliche e disintossicanti dell’organismo.

Queste le 10 regole fondamentali: 

1. Utilizzare per quanto possibile alimenti nelle condizioni in cui madre natura li produce, limitandone la manipolazione, che può modificarne struttura e nutrienti ( per esempio la cottura)

2. Equilibrare il rilascio di insulina ed evitare la produzione  di altri ormoni, come l'ormone della crescita, che favoriscono la proliferazione delle cellule.

3. Assumere alimenti freschi, di stagione, e preferibilmente di provenienza locale, se questa non si trova nelle vicinanze di inceneritori o altre fonti di inquinamento ambientale. Usare alimenti senza conservanti, coloranti, surgelati e industriali, liofilizzati e pastorizzati: questi processi estraggono dagli alimenti la struttura vitale organizzata.

4. Assumere regolarmente verdure a tutti i pasti, privilegiando tra tutte il consumo di Crucifere (cavoli, broccoli e cavolini di Bruxelles, poiché diminuiscono del 90% la probabilità di ammalarsi di tumore, contengono infatti sostanze in grado di bloccare gli enzimi coinvolti nelle mutazioni genetiche delle nostre cellule), Pomodori ( ricco di licopene, potente antiossidante), Peperoni . ricchi di Vitamina C, Spinaci e Asparagi ricchi di folati, Zucca e Carote ricchi di carotenoidi, con azione qualsi chemioterapica

5. Consumare frutta almeno 3 volte al giorno, favorendo quando è periodo la frutta viola e rossa, più ricca di antiossidanti, che combatte i radicali liberi : mirtilli, prugne nere (ancor più se secche), uva nera (specie il succo) more e susine, fragole

6. Privilegiare l’assunzione di cereali e legumi

7. Diminuire l’apporto di carne, soprattutto rossa , che esercita un notevole stimolo dei fattori di crescita, ma privilegiare l’assunzione di pesce, ricco di omega 3

8. Utilizzare Olive e olio extravergine d’oliva, Uva e, in piccole quantita’ vino rosso, ricchi di resveratrolo e polifenoli.

9. Diminuire l’apporto di sale facendo soprattutto attenzione ai cibi confezionati che lo contengono in eccessive quantità e tutti gli esaltatori di sapidità (Evitare i dadi da brodo), utilizzare invece spezie come Curry , Curcuma e  Zenzero, con marcato effetto antinfiammatorio e antitumorale

10 .Fare particolare attenzione alle Modalita’ di cottura, come le  cotture alla brace perchè producono sostanze cancerogene ( IDROCARBURI POLICICLICI AROMATICI) che si formano dalla combustione incompleta del materiale organico ( ES. carbone o benzopirene); evitare di fare annerire i cibi e non assumere alimenti fritie con oli vegetali di scarsa qualità e con bassi punti di fumo,  perché possono portare allo sviluppo di sostanze tossiche: quali acroleina e acrilamide. Per evitare questo è consigliato friggere esclusivamente  con olio extravergine d’oliva, ricco di antiossidanti e con un alto punto di fumo.

 

Un discorso a parte merita l’alimentazione nel paziente oncologico in terapia, in cui una alimentazione adeguata secondo i principi della Bioterapia Nutrizionale può essere un valido sostegno. Bisognerà utilizzare alimenti che rinforzino il paziente per affrontare la terapia nutrendolo adeguatamente secondo le sue necessità, operando contemporaneamente un processo di eliminazione della tossicità dei farmaci assunti, per contenere poi sia la nausea che il   vomito e regolare l’intestino in caso di stipsi o di diarrea.  

Iniziare a seguire un’alimentazione preventiva già nei più piccoli è un investimento per la salute, ma non è mai troppo tardi per cambiare le proprie abitudini e poter migliorare le proprie aspettative di vita.

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